Progetto realizzato con il contributo di

 
 

UNA BUSSOLA PER LA VITA

 

Il progetto prevedeva inizialmente interventi volti allo sviluppo del Ben-essere ed all’Empowerment personale dei giovani, con l’obiettivo di contrastare la dispersione, il bullismo e la povertà educativa promuovendo il benessere relazionale, la rimotivazione nei confronti dell'apprendimento e la costruzione di un progetto futuro, oltre ogni stereotipo e nel pieno rispetto dell'unicità. L'intervento è stato centrato sulla partecipazione attiva dei giovani, sostenendoli affinché, sul piano cognitivo, potessero sperimentare la costruzione di mappe e schemi più adeguati per far sì che, attraverso percorsi di conoscenza della propria identità personale e sociale, delle proprie risorse e aree critiche, acquisissero elementi per operare scelte consapevoli e divenire gli artefici del pieno sviluppo delle proprie potenzialità. I percorsi orientativi e formativi proposti hanno consentito di intervenire su particolari aree critiche dei ragazzi e si sono quindi connotati come strumento per attivare fattori protettivi in grado di contenere e/o prevenire l’amplificazione di fattori di rischio.

Con la rimodulazione dovuta alla situazione emergenziale a partire da marzo 2020, il progetto è stato adattato alle nuove esigenze, seguendo anche le indicazioni ricevute dagli istituti scolastici dove avevamo iniziato i nostri interventi. Diverse sono state le problematiche emerse legate al periodo di isolamento subito dai ragazzi, che spaziano dalla difficoltà a riprendere le normali attività quotidiane con la tendenza ad un ritiro sociale, difficoltà di convivenza nelle famiglie dove si agisce violenza di genere, ansia e preoccupazioni diffuse rispetto al futuro. Abbiamo inoltre delineato un problema che sta emergendo in maniera sostanziale, coinvolgendo gli adolescenti: si tratta della sottrazione da parte di ignoti di foto pubblicate dalle stesse vittime, anche in passato, sui social network, che sono state poi impropriamente pubblicate su siti web pornografici e presentate come qualcosa di osceno, dando luogo a commenti che possono essere paragonati ad uno stupro virtuale di gruppo. Le conseguenze per le vittime sono psicologicamente devastanti e si rende necessaria una azione di prevenzione precoce nelle scuole per sensibilizzare sia le ragazze, sia i ragazzi che spesso non hanno coscienza della gravità delle loro condotte. Abbiamo quindi, in accordo con gli istituti scolastici, ampliato lo sportello di ascolto per i ragazzi anche nei mesi estivi utilizzando le varie modalità di colloqui a distanza ed esteso la stessa opportunità anche ai genitori che si trovavano a fronteggiare le difficoltà dei figli amplificate dal lockdown.